Proposte per la scuola (15 maggio 2010)

Le riforme degli ultimi anni, basate su tagli alla spesa anziché sul miglioramento del servizio, hanno portato a un saccheggio di risorse ai danni della scuola pubblica. La riforma Gelmini – in linea con le precedenti nel considerare l’Istruzione come un ramo secco da tagliare e non come le fondamenta su cui costruire sviluppo – ha completato l’opera con un abbattimento degli investimenti in questo settore che non ha eguali nella storia recente.

Il disegno del Governo nazionale è chiaro: operare tagli che trasformino la scuola, da come la conosciamo, in un’istituzione che offra un servizio base, con un paniere di attività didattiche minime, e un’impostazione educativa attenuata. Il resto: attività pomeridiane, complementari, di sostegno ecc., saranno servizi ‘aggiuntivi’ che le famiglie dovranno pagarsi. Si tratta di una scelta politica per nulla avveduta, in quanto la scuola è un patrimonio inestimabile che appartiene all’intera comunità. È il luogo dove si formano le nuove generazioni, dove si costruiscono la cultura e buona parte del bagaglio di esperienze delle persone che guideranno il nostro Paese e la nostra società domani. È responsabilità di tutti aver cura di tale patrimonio, e fare in modo che esso sia accessibile a tutti.

Cosa proponiamo con tutti coloro che si sono ritrovati uniti per difendere la qualità della scuola pubblica? Una ricognizione puntuale dei problemi (organizzativi, pratici, progettuali); una progettazione anticipata del Piano Scuola 2010-2011 per consentire alle scuole una programmazione basata su risorse certe; la convocazione di un Consiglio Comunale aperto per discutere i problemi della scuola a Brugherio: integrazione, accoglienza, mensa, spazi, dotazioni; un dialogo continuo con i Consigli di Istituto e con tutti i soggetti che, a vari livelli, operano nella scuola. Non mancano i temi, potrebbe mancare il tempo.

Graziano Maino

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